Tachigrafo digitale: come funziona, quando è obbligatorio e tutte le novità

Il tachigrafo è essenziale per la vita di un camionista o di un autista di autobus, tuttavia, sebbene appaia relativamente semplice, il suo utilizzo è fonte di molte domande e confusione nel settore che a volte possono portare a conseguenze disastrose.

In questo articolo vedremo insieme quando è obbligatorio il tachigrafo e come funziona.

Un tachigrafo digitale è un dispositivo delle dimensioni di una radio montato su veicoli merci e passeggeri. Il tachigrafo registra digitalmente vari tipi di dati del conducente e del veicolo come distanza percorsa, velocità, tempo di guida e attività del conducente. I dati sono archiviati nella memoria dell'unità del veicolo e sulle carte del conducente.

Il suo scopo è garantire che tutti i conducenti e i datori di lavoro rispettino le leggi inerenti gli orari in cui si deve stare alla guida. Storicamente, i tachigrafi utilizzavano una registrazione cartacea, ma tutti i nuovi veicoli ora utilizzano un sistema digitale, in base al quale il conducente utilizza la propria carta inserita nell'unità del veicolo.

Come funziona un tachigrafo digitale?

I tachigrafi digitali sono costituiti dall'unità del veicolo, dal sensore di movimento e dalle carte tachigrafiche. L'unità veicolo è il cervello madre del tachigrafo, ha un processore, un orologio, due slot per schede, un display, una stampante, un connettore per il download e un controller per gli inserimenti manuali.

L'unità del veicolo si trova nella zona del conducente della cabina. Il sensore di movimento o velocità si trova sul cambio. L'unità produce impulsi elettronici durante la rotazione dell'albero di uscita del riduttore. I segnali crittografati vengono inviati all'unità del veicolo dove vengono registrati.

Cosa registra un tachigrafo digitale?

Il tachigrafo digitale è una sorta di “scatola nera” che memorizza le informazioni relative alla velocità, agli eventi, ai guasti e i dati tecnici. Inoltre registra le ore di guida e di riposo dei conducenti e con un orologio interno e tramite gli impulsi che gli arrivano dal sensore può ricavare anche la distanza percorsa dal veicolo in un determinato periodo temporale.

Tutte queste informazioni vengono mantenute nella memoria interna per un anno, e vengono registrate per almeno 28 giorni sulla carta conducente.

Per quante ore al giorno è possibile guidare e quando bisogna fare pausa?

L’articolo 6 ai commi 1, 2 e 3 del Regolamento CE n. 561/2006 prescrive che "Il periodo di guida giornaliero non deve superare le 9 ore. Il periodo di guida giornaliero può tuttavia essere esteso fino a 10 ore, non più di due volte nell’arco della settimana.”

Il limite settimanale è di 56 ore tra le 00:00 della domenica e le 23:59 del sabato successivo. In due settimane consecutive il limite di guida totale è di 90 ore.

Dopo 4,5 ore di guida continua è necessario fare una pausa di almeno 45 minuti; questa può essere suddivisa in pause più brevi durante le 4,5 ore, ma la prima pausa deve essere di almeno 15 minuti e la seconda pausa di almeno 30 minuti. Durante le pause il tachigrafo dovrebbe essere messo in modalità di riposo.

Quando è obbligatorio un tachigrafo digitale?

I tachigrafi digitali sono costituiti dall'unità del veicolo, dal sensore di movimento e dalle carte tachigrafiche. L'unità veicolo è il cervello madre del tachigrafo, ha un processore, un orologio, due slot per schede, un display, una stampante, un connettore per il download e un controller per gli inserimenti manuali.

L'unità del veicolo si trova nella zona del conducente della cabina. Il sensore di movimento o velocità si trova sul cambio. L'unità produce impulsi elettronici durante la rotazione dell'albero di uscita del riduttore. I segnali crittografati vengono inviati all'unità del veicolo dove vengono registrati.

Cosa registra un tachigrafo digitale?

Il tachigrafo digitale è una sorta di “scatola nera” che memorizza le informazioni relative alla velocità, agli eventi, ai guasti e i dati tecnici. Inoltre registra le ore di guida e di riposo dei conducenti e con un orologio interno e tramite gli impulsi che gli arrivano dal sensore può ricavare anche la distanza percorsa dal veicolo in un determinato periodo temporale.

Tutte queste informazioni vengono mantenute nella memoria interna per un anno, e vengono registrate per almeno 28 giorni sulla carta conducente.

Per quante ore al giorno è possibile guidare e quando bisogna fare pausa?

L’articolo 6 ai commi 1, 2 e 3 del Regolamento CE n. 561/2006 prescrive che "Il periodo di guida giornaliero non deve superare le 9 ore. Il periodo di guida giornaliero può tuttavia essere esteso fino a 10 ore, non più di due volte nell’arco della settimana.”

Il limite settimanale è di 56 ore tra le 00:00 della domenica e le 23:59 del sabato successivo. In due settimane consecutive il limite di guida totale è di 90 ore.

Dopo 4,5 ore di guida continua è necessario fare una pausa di almeno 45 minuti; questa può essere suddivisa in pause più brevi durante le 4,5 ore, ma la prima pausa deve essere di almeno 15 minuti e la seconda pausa di almeno 30 minuti. Durante le pause il tachigrafo dovrebbe essere messo in modalità di riposo.

Quando è obbligatorio un tachigrafo digitale?

L'installazione di un tachigrafo digitale è obbligatoria per i veicoli nuovi entrati in servizio dal 1° maggio 2006, così come per la sostituzione di un tachigrafo analogico guasto sui veicoli oltre le 3,5 tonnellate immatricolati in uno Stato membro dell’Unione Europea.

Quali sono le novità

Per evitare il cabotaggio illegale dal 2 febbraio 2022 ogni volta che l’autista entra in un Paese diverso dal proprio deve registrare manualmente il simbolo sul tachigrafo.

Nel caso in cui l’attraversamento della frontiera dello Stato membro non avviene su strada, ma su un traghetto o su un treno, allora il conducente deve inserire il simbolo del paese nel porto o nella stazione di arrivo.

Questo obbligo era già in vigore dall’agosto 2020 per i veicoli industriali equipaggiati con cronotachigrafo analogico e tenderà a sparire nel momento in cui saranno adottati i tachigrafi intelligenti che aggiorneranno in automatico il dato relativo al passaggio di frontiera.

Il tachigrafo digitale consente alle aziende di autotrasporto di monitorare i propri camion in modo più preciso e garantire una maggiore sicurezza delle merci. In particolar modo, è una fonte affidabile di dati completi e convalidati, che possono essere utilizzati per diversi processi telematici di controllo e ottimizzazione.

Con questo articolo abbiamo voluto chiarire ogni dubbio riguardo il tachigrafo digitale, uno strumento essenziale per grandi e piccoli autotrasportatori: l’obiettivo di Teleroute infatti è quello di accompagnare i nostri utenti lungo tutto il percorso, e aiutarli in ogni aspetto del loro lavoro.