Trasporto cabotaggio: in cosa consiste e quali sono le normative attuali

Con il termine trasporto cabotaggio si indica il trasporto di persone, merci o bagagli tra diversi luoghi all'interno dello stesso Paese da parte di un operatore registrato in un altro Paese.

Si tratta di una pratica nata per i viaggi via mare, per indicare il trasporto marittimo, sia tra porti vicini (piccolo cabotaggio) che tra porti situati comunque nel territorio nazionale (anche tra isole e terraferma).

Se in principio era utilizzato soltanto per la navigazione, nel corso del tempo è stato esteso anche al trasporto aereo e terrestre.

Il cabotaggio stradale, per quanto riguarda l'Unione Europea, riguarda il transito di merci che coinvolge più Paesi membri, ed esistono in merito regolamenti e normative che disciplinano questa pratica, che in realtà permette di ottimizzare lo sfruttamento dei mezzi, con non pochi ostacoli per molte imprese di trasporti, come la scarsa conoscenza delle normative in materia e la mancanza di contatti. 

Come ovviare a ciò? Iscrivendosi allaborsa carichi di Teleroute che permette alle aziende di trasporto di entrare in contatto ogni giorno con innumerevoli offerte di carichi e mezzi, ampliando così il proprio raggi di azione e le proprie prospettive di guadagno.

Quali sono i vantaggi del cabotaggio

Circa il 25% di tutti i camion circolanti in Europa viaggia a vuoto. Il trasporto in regime di cabotaggio, dunque, può permettere di ottimizzare lo sfruttamento dei mezzi. Con la legalizzazione del cabotaggio, gli operatori del settore dei trasporti sono in grado di ottimizzare i percorsi, in modo da avere il minor numero possibile di viaggi a vuoto. Dall'altro lato, le aziende che ricorrono ai servizi di trasporto hanno una scelta più ampia di potenziali fornitori, con un minor costo del trasporto e una maggiore efficienza dei servizi che si traduce in prezzi più bassi per i consumatori.

Le aziende di trasporti non dovrebbero temere gli incarichi di cabotaggio, ma informarsi adeguatamente e sfruttarne tutte le potenzialità commerciali.

Utilizza la borsa trasporti

Se vuoi trasportare merci all'interno dell'UE, o se hai carichi da trasportare, utilizza Teleroute. La borsa carichi offre un servizio sicuro, efficiente e ad ampio raggio, per abbinare perfettamente merci e trasportatori. Vengono pubblicate sulla piattaforma oltre 350.000 offerte ogni giorno in tutta Europa, sarà possibile così consentire ai trasportatori di riempire i loro camion con carichi di ritorno in meno di un minuto, così da evitare costosi viaggi a vuoto e aumentare i profitti.

Cosa è cambiato dal 21 febbraio 2022 per il cabotaggio: le normative attuali

A partire dal 21 febbraio 2022 le regole per il cabotaggio internazionale hanno subito alcune modifiche: si tratta del cosiddetto Pacchetto Mobilità, regolamento comunitario 15 luglio 2020, n. 15.

Le nuove procedure rientrano nel Primo Pacchetto Mobilità e modificano quelle precedenti stabilite dal Regolamento UE 1072/2009. Resterà in vigore il limite massimo di tre trasporti nazionali nel Paese dove il veicolo industriale straniero entra nell’ambito di un autotrasporto internazionale. Ma da quando uscirà da questo Paese, il veicolo dovrà attuare un “periodo di raffreddamento”, ossia non vi potrà svolgere altre attività di cabotaggio per i quattro giorni successivi all’uscita.

Obblighi per l’autista 

Dal 2 febbraio è stato introdotto inoltre l’obbligo per l’autista di segnare manualmente ogni passaggio di frontiera, nel caso non lo faccia in modo automatico il cronotachigrafo. Il 21 febbraio in cabina bisognerà portare documenti che attestino la correttezza e la regolarità dei trasporti di cabotaggio svolti.

Per permettere il rispetto delle nuove condizioni, il Pacchetto Mobilità ha introdotto una nuova generazione di cronotachigrafo. Il nuovo strumento è in grado di memorizzare in modo automatico i passaggi di frontiera, così come i tempi di guida e di riposo degli autisti. In questo modo si spera di contrastare il dumping sociale degli autisti e l’uso irregolare del cabotaggio stradale

In particolare, i dati monitorati e registrati saranno:

- il luogo di inizio del periodo di lavoro giornaliero;
- gli attraversamenti di frontiera di uno Stato membro;
- le operazioni di carico e/o scarico;
- la posizione del mezzo ogni tre ore di guida;
- il luogo di fine del periodo di lavoro giornaliero;
- il tipo di trasporto (merci o passeggeri).

Nel 2023 i veicoli di nuova immatricolazione saranno i primi a doversi dotare del nuovo strumento. Gli altri mezzi dovranno adeguarsi progressivamente fino ad una completa copertura prevista entro il 2025.

L’obiettivo della riforma

L’obiettivo di questa riforma logistica è di ottenere un controllo dei trasporti più uniforme ed efficace.

Inoltre si potrà così monitorare in tempo reale le consegne, e grazie all’aggiornamento dei tachigrafi digitali si potranno così ridurre i documenti cartacei da compilare e archiviare, e consentire a tutti gli attori della filiera di controllare una spedizione.